Il dondolio

Il dondolio e' uno dei mezzi piu' efficaci per conseguire il rilassamento della mente e quindi la guarigione dai propri difetti visivi. Su certi soggetti la sua efficacia per indurre il rilassamento puo' risultare molto superiore a quella raggiungibile mediante la tecnica del palming. Il dr.Bates sosteneva che non esiste una visione perfetta che sia allo stesso tempo "immobile" e evidenziava che qualsiasi oggetto nel campo visivo e' sottoposto al fenomeno del movimento relativo.

Cosi', guardando la sommita' di una lettera, di qualsiasi dimensione e a qualsiasi distanza apprezzabile, la lettera sembrera' spostarsi verso il basso e guardandone la base, sembrera' spostarsi verso l'alto. E cosi' sara' anche nel caso dello spostamento destra - sinistra, la lettera sembrera' scivolare in senso opposto alla direzione dello sguardo.

Nel caso che si riesca a immobilizzare lo sguardo, ecco che la percezione della lettera in questione si fara' molto faticosa e produrra' uno sforzo intenso, che condurra', nella maggioranza dei casi, a disturbi quali lacrimazione intensa, bruciori agli occhi e fastidiosi mal di testa.

Nel suo libro Bates fa l'esempio del cinematografo; all'epoca i primi film muti venivano proiettati alla velocita' di 16 fotogrammi al secondo, insufficiente a produrre una visione fluida. Proprio questo fatto era la causa dei tipici movimenti a scatti, che tanto divertivano gli spettatori delle comiche di Charlie Chaplin o Ridolini. Bates dichiarava che gli esperti avevano intenzione di elevare questa velocita' ad almeno 24 fotogrammi al secondo, come e' poi realmente accaduto in seguito.

Oggi siamo arrivati alla scansione elettronica del tubo catodico che permette velocita' anche maggiori, nell'ordine di 50 e 100 fotogrammi al secondo. L'immagine e' fluida e di una nitidezza impareggiabile, ma il paradosso consiste proprio nel fatto che ciascuna immagine viene percepita per un tempo cosi' breve che dovrebbe essere impossibile persino percepirla. E invece la nostra vista vede al meglio solo cio' che e' in rapido movimento e cambiamento. Per dirla con Bates, "e' solo quando l'occhio e' capace di spostarsi cosi' rapidamente che occhio e mente sono a riposo e l'efficacia di entrambi e' al massimo". E dobbiamo ancora tenere conto del fatto che per vedere in modo nitido un'immagine, occorre procedere per piccole parti per volta. In questa continua ricostruzione la memoria gioca un ruolo fondamentale ma ancora sottovalutato.

Ecco perche' Bates diceva che il cinematografo e' un'ottima palestra per allenare la fissazione centrale, sempre che la visione sia condotta in maniera rilassata e senza tensione, come tutte le altre condizioni visive difficili.

Il movimento relativo degli oggetti nel nostro campo visivo porta alla percezione dell'apparente fenomeno del dondolio, in cio' includendo anche le lettere. Bates dice che uno dei modi migliori per facilitare questa illusione (di tale si tratta) e' imitare coscientemente questo movimento relativo, sia mentalmente che fisicamente, ed egli da' alcuni esercizi che in pratica servono solo a rendere coscienti del dondolio.

In pratica dondolio e spostamento sono strettamente correlati, per questo motivo Bates li riuniva in un solo capitolo.

Tecniche varie e loro esecuzione corretta


Il dondolio lungo

Esistono diverse tecniche, cominciamo dal dondolio lungo. Se eseguita prima di andare a dormire e al mattina appena svegli, questa tecnica garantisce un perfetto rilassamento degli occhi e della mente.

Mettetevi davanti a un lato della stanza, coi piedi distanti tra loro circa 30-35 centimetri. Sollevate il calcagno destro e effettuate una rotazione del tronco, spalle e testa verso sinistra, finche' la linea delle spalle sia parallela alla parete. Tornate indietro rimettendo il calcagno destro a terra, indi sollevate il sinistro e contemporaneamente volgete il tronco, le spalle e la testa verso destra, Continuate alternando, guardando ora la parete destra ora la sinistra. La testa deve essere lasciata libera di inclinarsi, le braccia lasciate penzoloni, tutti i muscoli devono essere rilassati al massimo. Lasciate roteare liberamente gli occhi nelle orbite, spinti dalla forza di gravita' o di inerzia. Tutto il movimento deve essere dolce, pensate ad un valzer piuttosto che ad un esercizio ginnico. Chiudere gli occhi ogni tanto, per favorire un maggiore rilassamento e per evitare di stancare occhi di per se ancora debilitati.

Alcuni punti da ricordare:

Cercare di percepire il movimento, come se fosse la stanza a muoversi e non voi.

Fare attenzione al fatto che oggetti vicini sembrano scorrere via velocemente, mentre oggetti piu' lontani sembrano muoversi con maggiore lentezza. L'attenzione deve comunque sempre essere rivolta al movimento e non agli oggetti.

Non cercate di fissare lo sguardo su alcun oggetto presente nella stanza, tutto deve scorrere liberamente, come quando si guarda dal finestrino di un veicolo in movimento.

Alternare occhi aperti e chiusi, in modo da non stancarsi.

Quando eseguite il dondolio, curate il rilassamento dei vostri muscoli. Se avvertite tensioni o contratture a livello del tronco, del collo o della testa, fermatevi e cercate di sciogliere la tensione con un breve massaggio o con qualche movimento adatto. Le rotazioni complete di testa e collo, eseguite con calma e lentezza, alleviano la maggior parte di questi disturbi.

L'obiettivo del dondolio e' il rilassamento, non la visione migliorata. Cercare di vedere meglio durante il dondolio vanifica la ricerca del rilassamento, per via delle tensione che lo sforzo di vedere causa. Come molte altre tecniche, l'effetto del dondolio puo' manifestarsi dopo molti giorni di pratica o insorgere improvvisamente.

La tecnica e' semplice, tutto quello che si muove non deve mai essere trattenuto, deve scorrere davanti ai propri occhi in modo fluido e continuo, senza blocchi ne scatti. Cio' libera gli occhi dalla fissita' cosi' deleteria e permette al sistema visivo di ricominciare a funzionare al meglio. Gli occhi funzionano bene solo se si muovono in continuazione, come fanno costantemente, attraverso le saccadi (scossoni), che sono movimenti rapidissimi, che servono ad esplorare il mondo circostante.

Il nostro cervello e' progettato e si e' evoluto per permetterci una maggiore possibilita' di sopravvivenza, quindi molte cose sono spiegabili se viste in questa ottica. Un movimento a scansione rapidissimo dell'ambiente permette di individuare piu' facilmente eventuali pericoli e di avere piu' tempo a disposizione per evitarli. Ripristinare quindi questi movimenti naturali e' il primo obiettivo del dondolio, anche se noi possiamo continuare ad esserne incoscienti.


Il dondolio corto

Mettetevi davanti ad una finestra, gambe divaricate e distanti circa 30-35 cm e cercate fuori dalla finestra un punto di riferimento, un albero, un palo, una crepa nel muro di fronte, insomma qualsiasi cosa che sia distante e si possa usare allo scopo. Senza alzare il piede da terra, spostatevi all?estrema destra guardando lo stipite della finestra, cercando di percepire il movimento appena compiuto; poi spostatevi a sinistra e guardate il riferimento esterno che avete scelto, cercando sempre di percepire il movimento. Continuate oscillando da destra a sinistra e viceversa; ogni tanto chiudete gli occhi e cercate di rivivere in mente la sensazione appena provata. Dovete cercare per quanto possibile di fare attenzione a tutti i dettagli, contrariamente a quel che succedeva per il dondolio lungo.

Il dondolio delle lettere


Bates, nel suo capitolo sul dondolio, suggerisce diversi modi per produrre la sensazione del dondolio delle lettere, cosa questa che e' utile per percepirle al meglio. Tra l'altro, questo movimento stimola la fissazione centrale, perche' dà vero riposo alla mente e al sistema visivo. In pratica si tratta di accorgersi del movimento fine che si attua quando percepiamo le lettere e che tale movimento e' sempre contrario alla direzione verso cui guardiamo. Cosi, se spostiamo la nostra attenzione alla parte destra della lettera, noteremo uno spostamento della lettera in senso opposto, cioe' verso sinistra e viceversa. Lo stesso succede per le direzioni alto ? basso. Anche se e' relativamente semplice verificare che e' proprio cosi', il miope non riesce a concepire questo movimento, perche' tende a bloccare sempre il suo sguardo. Accorgersi percio' di questo movimento e' molto importante ed e' lo scopo principale degli esercizi di spostamento sotto descritti e si puo' procedere in questo modo:

  1. Guardare una lettera sulla tabella di prova;
  2. Spostarsi su una lettera della stessa riga, vedendo peggio la lettera precedente.
  3. Ritornare sulla lettera precedente, vedendola meglio e vedendo peggio la lettera precedente.
  4. Continuare alternando, scivolando da una parte all'altra della scheda di Snellen.

Le lettere dovrebbero, dopo un certo periodo, migliorare entrambe. Se l'esercizio non riesce immediatamente, fermarsi e riposare gli occhi, chiudendoli eseguendo il palming

Se non si riesce a percepire il movimento relativo della lettera, provare cosi':

  1. Guarda una lettera alla distanza in cui viene vista meglio. Nella miopia cio' sara' all'incirca a 30 centimetri dal viso. Spostati dalla sommita' alla base fino a quando vedi la base o la sommita' peggio, mentre tutta la lettera sembrera' piu' nera di prima e si percepira' il dondolio, lento e dolce.
  2. Chiudi gli occhi e spostati mentalmente dalla sommita' alla base della lettera, cercando di ricreare il dondolio in memoria
  3. Osserva un muro vuoto ad occhi aperti e fai lo stesso. Confronta i due modi di spostamento
  4. Osserva adesso la lettera in lontananza, sempre spostandoti dalla sommita' alla base. Se riesce, la lettera migliorera' e si percepira' un illusione di dondolio.

Percepire il dondolio della lettera porta sempre al suo miglioramento, ecco perche' e' importante notarlo. Fate attenzione che questo dondolio e' qualcosa di lento e dolce, rilassante.

A volte le lettere grandi sulla tabella impediscono di vedere nere le lettere piu' piccole. Per ovviare a cio', procedere cosi':

  1. Guarda una lettera grande sulla tabella di prova
  2. Guardane una piccola e molto distante da essa. La lettera grande viene vista peggio.
  3. Guarda di nuovo la prima e vedila meglio.
  4. Ripeti per una mezza dozzina di volte.

Vi sono altri esercizi da fare con le lettere, ma io qui ho riportato i principali. E' importante capire che questo movimento di cui si parla non e' qualcosa che deve realizzarsi sforzando in qualche modo gli occhi, ma solo in conseguenza ad un movimento calmo e rilassato degli occhi e alla tranquillita' della mente.

Errori Comuni


Cercare di fermare lo sguardo su punti della stanza, tutto deve fluire liberamente.

Cercare di distinguere chiaramente oggetti che sembrano muoversi velocemente.

Sfocare coscientemente la propria visione, essa deve essere naturale.

Cercare di aumentare la nitidezza.

Cercare punti di riferimento.

Sbarrare gli occhi o socchiuderli.

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